A seguito delle scorse elezioni, USB ha aumentato il numero di rappresentanti nelle scuole e il numero di voti, diventando il primo tra i sindacati non rappresentativi.
Molti nuovi delegati e tanti riconfermati indicano la correttezza del percorso che stiamo praticando: un percorso di conflitto nei confronti di quei Dirigenti Scolastici che pensano di potere gestire la scuola come se fosse cosa loro, elargendo somme spropositate ai loro collaboratori a discapito di tutto il resto del personale, negando diritti contrattuali o prerogative degli organi collegiali. Un percorso di conflitto ancor più duro nei confronti del ministero dell’istruzione e del governo, sempre pronti a ridurre gli investimenti nella scuola pubblica statale, a foraggiare percorsi di formazione a pagamento presso le università telematiche private, costringendo docenti e personale ATA ad esborsi continui ed esosi per acquisire sempre nuovi titoli, ma proseguendo politiche di impoverimento economico delle lavoratrici e dei lavoratori, i cui stipendi sono i più bassi in Europa, e di precarietà.
USB Scuola vuole fornire ai propri rappresentanti all’interno delle scuole degli strumenti teorici e pratici per potere affrontare un percorso sindacale complesso come è quello della RSU nella scuola pubblica statale.
