- Docente: Lucia Donat Cattin
- Docente: Lorenzo Giustolisi
Da molti anni ormai i temi delle mafie e della legalità sono entrati nell'agenda della scuola italiana. Possiamo affermare che l’educazione alla legalità è ormai considerata uno dei valori aggiunti dell’offerta formativa delle scuole (assemblee d’istituto, incontri con soggetti esterni alla scuola, percorsi di educazione alla cittadinanza e alla legalità obbligatori nell'alternanza scuola lavoro, ecc.). I contenuti della formazione scolastica in tema di mafie e legalità sono stati però fortemente condizionati dal discorso pubblico, un discorso che spesso non tiene conto della problematicità e della complessità del concetto di legalità e dei fenomeni criminali di stampo mafioso. Siamo certi che un concetto di natura squisitamente giuridica – quello di legalità – sia la categoria più adatta a restituire la complessità di questi fenomeni? Quali sono i suoi aspetti problematici e perché è necessario tenerne conto per la comprensione dei fenomeni criminali di tipo mafioso? Quale ruolo possono avere la scuola e i docenti nella comprensione di questi ultimi? Come si costruisce con gli studenti una consapevolezza e una disponibilità al rifiuto verso ciò che viene chiamato “mafia” e che si presenta sotto forme diverse e complesse in contesti economici e sociali differenti, dal nord al sud della penisola?
Questo corso si propone di analizzare la natura economica, politica e sociale dei principali fenomeni mafiosi italiani, aprendo una discussione sul concetto di legalità e su come si possa costruire un percorso culturale a scuola che tenga in considerazione la complessa natura delle mafie e le loro radici, con l'obiettivo di contribuire alla costruzione di anticorpi reali, perché fondati su una comprensione profonda dei fenomeni, negli studenti e nei docenti stessi.
Le ore in presenza si soffermeranno su ciascuno di questi aspetti, che potranno essere approfonditi attraverso il materiale didattico online. Ai partecipanti saranno indicati e forniti testi e altri supporti formativi che saranno accessibili anche dopo la fine delle attività formative.
Una parte delle attività in presenza sarà di carattere laboratoriale. Nell'ambito dei laboratori, a partire dal materiale testuale e cinematografico condiviso, formatori e docenti collaboreranno al fine di individuare insieme strumenti didattici efficaci per trasmettere alla classe uno sguardo critico sui fenomeni mafiosi e sul concetto di legalità.
- Docente: Luigi Del Prete
- Docente: Lucia Donat Cattin
Da molti anni ormai i temi delle mafie e della legalità sono entrati nell'agenda della scuola italiana. Possiamo affermare che l’educazione alla legalità è ormai considerata uno dei valori aggiunti dell’offerta formativa delle scuole (assemblee d’istituto, incontri con soggetti esterni alla scuola, percorsi di educazione alla cittadinanza e alla legalità obbligatori nell’alternanza scuola lavoro, ecc.). I contenuti della formazione scolastica in tema di mafie e legalità sono stati però fortemente condizionati dal discorso pubblico, un discorso che spesso non tiene conto della problematicità e della complessità del concetto di legalità e dei fenomeni criminali di stampo mafioso. Siamo certi che un concetto di natura squisitamente giuridica – quello di legalità – sia la categoria più adatta a restituire la complessità di questi fenomeni? Quali sono i suoi aspetti problematici e perché è necessario tenerne conto per la comprensione dei fenomeni criminali di tipo mafioso? Quale ruolo possono avere la scuola e i docenti nella comprensione di questi ultimi? Come si costruisce con gli studenti una consapevolezza e una disponibilità al rifiuto verso ciò che viene chiamato “mafia” e che si presenta sotto forme diverse e complesse in contesti economici e sociali differenti, dal nord al sud della penisola?
Questo corso si propone di analizzare la natura economica, politica e sociale dei principali fenomeni mafiosi italiani, aprendo una discussione sul concetto di legalità e su come si possa costruire un percorso culturale a scuola che tenga in considerazione la complessa natura delle mafie e le loro radici, con l'obiettivo di contribuire alla costruzione di anticorpi reali, perché fondati su una comprensione profonda dei fenomeni, negli studenti e nei docenti stessi.
Le ore in presenza si soffermeranno su ciascuno di questi aspetti, che potranno essere approfonditi attraverso il materiale didattico online. Ai partecipanti saranno indicati e forniti testi e altri supporti formativi che saranno accessibili anche dopo la fine delle attività formative.
Una parte delle attività in presenza sarà di carattere laboratoriale. Nell'ambito dei laboratori, a partire dal materiale testuale e cinematografico condiviso, formatori e docenti collaboreranno al fine di individuare insieme strumenti didattici efficaci per trasmettere alla classe uno sguardo critico sui fenomeni mafiosi e sul concetto di legalità.
- Docente: ALESSIAVALENTINA CORSI
- Docente: Lucia Donat Cattin
- Docente: Lorenzo Giustolisi
Il corso si propone di stimolare una riflessione sul concetto di inclusione e sul significato di includere a scuola. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un allargamento sul piano normativo dei soggetti cui la scuola dovrebbe rivolgere specifici interventi inclusivi (grazie all'introduzione della normativa sui BES), oltre che ad una forte spinta verso la didattica personalizzata ed individualizzata, ma a fronte di quali strumenti reali per farlo? Proveremo a capire nella pratica concreta della didattica quotidiana che tipo di risorse, metodologie e strumenti potremo mettere in campo per garantire realmente il diritto allo studio dei nostri studenti, assumendo una prospettiva il più ampia possibile, a partire dall'esperienza del docente e dal vissuto delle famiglie.
- Docente: Tonia De Guido
- Docente: Cristina Fuga
Il corso si propone di stimolare una riflessione sul concetto di inclusione e sul significato di includere a scuola. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un allargamento sul piano normativo dei soggetti cui la scuola dovrebbe rivolgere specifici interventi inclusivi (grazie all'introduzione della normativa sui BES), oltre che ad una forte spinta verso la didattica personalizzata ed individualizzata, ma a fronte di quali strumenti reali per farlo? Proveremo a capire nella pratica concreta della didattica quotidiana che tipo di risorse, metodologie e strumenti potremo mettere in campo per garantire realmente il diritto allo studio dei nostri studenti, assumendo una prospettiva il più ampia possibile, a partire dall'esperienza del docente e dal vissuto delle famiglie.
- Docente: Ines Caiazzo
- Docente: Luigi Del Prete
- Docente: Maria Vittoria Tirinato
Il corso si propone di stimolare una riflessione sul concetto di inclusione e sul significato di includere a scuola. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un allargamento sul piano normativo dei soggetti cui la scuola dovrebbe rivolgere specifici interventi inclusivi (grazie all'introduzione della normativa sui BES), oltre che ad una forte spinta verso la didattica personalizzata ed individualizzata, ma a fronte di quali strumenti reali per farlo? Proveremo a capire nella pratica concreta della didattica quotidiana che tipo di risorse, metodologie e strumenti potremo mettere in campo per garantire realmente il diritto allo studio dei nostri studenti, assumendo una prospettiva il più ampia possibile, a partire dall'esperienza del docente e dal vissuto delle famiglie.
- Docente: Luigi Del Prete
- Docente: Loredana Puccio